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L’AMICA BRILLANTE: I luoghi di Pisa

L’amica brillante e le location di Pisa. Come abbiamo detto nel nostro primo articolo sull’argomento, il periodo di Lenù a Pisa va dal 1963 al 1967. È raccontato nel secondo romanzo Storia del nuovo cognome del 2012. Nell’adattamento televisivo abbiamo due episodi della seconda stagione ambientati in città: I Fantasmi e Il Fof Blu, andati in onda lunedì 2 marzo 2020 su Rai Uno.

ATTENZIONE AGLI SPOILER!

Piazza Duomo

La partenza da Piazza del Duomo (da cui partono anche i nostri tour ) non è menzionata nel libro. Ma nella serie televisiva, proprio lì, Pietro Ariota fa la dichiarazione di matrimonio a Elena e lei gli consegna il manoscritto del suo primo libro.

Piazza dei Cavalieri

La Piazza dei Cavalieri di Santo Stefano e il Palazzo della Carovana, sede della Scuola Normale Superiore, Piazza che visitiamo durante la nostra visita. tour Alla scoperta di Pisa è invece un luogo più presente nella storia, infatti come studentessa della Normale, Elena frequenta molto questa piazza e il palazzo: qui si tengono le lezioni, gli esami, gli incontri con i professori e gli altri studenti e qui era il collegio maschile dove Elena trascorreva le notti romantiche con Franco Mari.

La Scuola Normale Superiore è una prestigiosa università “portata” a Pisa nel 1810 da Napoleone come succursale italiana dell’École normale supérieure di Parigi.

Il termine “Normale” si riferisce alla missione didattica primaria, quella di formare insegnanti di scuola superiore che educano i cittadini secondo “standard” didattici e metodologici coerenti.

La prima sede della Normale fu nel convento di piazza San Silvestro e solo nel 1847 fu inaugurata l’attuale sede di palazzo Carovana. La facciata presenta decorazioni monocromatiche a graffito con segni zodiacali al primo livello e allegorie del mare a quelli superiori. Sopra l’ingresso si trova lo stemma della famiglia Medici con le famose sei sfere affiancate dalle allegorie della Religione e della Giustizia. Nelle nicchie si trovano i busti dei Granduchi di Toscana, dal primo Cosimo I all’ultimo Giangastone.

Davanti al palazzo si trova la statua di Cosimo I nelle vesti di Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri, opera di Pietro Francavillasu disegno del Giambologna.

Grazie alla serie televisiva abbiamo la possibilità di entrare nel Palazzo e scorrere tra corridoi e stanze. Nella scena in cui Elena esce dalla stanza di Mari e percorre la scala, si vede la vetrata sul soffitto con la croce dei Cavalieri di Santo Stefano e lo stemma dei Medici al centro, circondato da stemmi signorili.

L’amico geniale e le location di Pisa: Vicoli e Corso Italia

Nel primo episodio pisano, Piazza dei Cavalieri è il punto di partenza di una giocosa fuga di Elena e Franco inseguiti da un gruppo di amici. Li vediamo passare per via San Frediano e per i vicoli del centro storico, per l’occasione tappezzati con manifesti pubblicitari degli anni ’60. Poi raggiungono il Lungarno Pacinotti.

Qui viene accolto da un corteo di lavoratori della Saint Gobain che manifestano contro le condizioni precarie della fabbrica.

La storia della vetreria francese è strettamente legata a Pisa, fu infatti la prima sede italiana inaugurata nel 1889 con il nome di Fabbrica Pisana di Specchi e Piastre in Vetro. Si trova nell’attuale sede nel quartiere di Porta a Mare, un quartiere che si è sviluppato anche grazie alla presenza della fabbrica.

Passando per il Ponte di Mezzo, i due ragazzi raggiungono Corso Italia e si nascondono nelle vetrine di un negozio di abbigliamento, dove poi entreranno per acquistare un cappotto.

Il negozio è ora sede del marchio Guess by Marciano , che si trova all’interno di un edificio storico con bellissime finestre ai piani superiori.

Piccola curiosità: molti dei palazzi di Corso Italia erano palazzi nobiliari e non hanno solo grandi facciate decorate, ma sono riccamente decorati al loro interno. Purtroppo la maggior parte non è visitabile, ma per “farsi un’idea” si può entrare nell’edificio dove si trova H&M. È il Palazzo Vincenti, era la sede della Camera di Commercio e conserva affreschi degli anni Venti di Galileo Chini.

L’amico geniale e i luoghi di Pisa: I lungarni

Lo stesso percorso tra i vicoli pisani di cui abbiamo parlato, lo ritroveremo nel prossimo episodio, quando Pietro Ariota seguirà timidamente Elena per conoscerla.

Nella scena in cui si presentano, vengono fermati nel Vicolo dei Vidi proprio davanti al Lumière Lumière. Oggi è un locale notturno, ma fino al 2011 era un cinema e non uno qualsiasi, bensì il primo cinema d’Italia inaugurato nel 1899!

Si trova nei locali di un palazzo nobiliare che appartiene ancora alla famiglia dei conti Agostini sul Lungarno di Tramontana. È immediatamente riconoscibile grazie alla facciata in cotto e mattoni rossi.

Nello stesso edificio si trova un altro locale storico di Pisa, il Caffè dell’Ussero, un bar aperto dal 1775 e punto di incontro degli intellettuali dei secoli scorsi.

Il Lungarno è la zona della città che viene nominata e mostrata più spesso, infatti si trova proprio sul fiume che si affaccia sul Timpano. Parliamo del Collegio della Scuola Normale Superiore Sezione Femminile.

Il Collegio: Il Timpano

Il convitto si trova sul Lungarno Pacinotti al numero 51. È chiamato dai normalisti Timpano perché fu un imprenditore calabrese, Domenico Timpano, a donare l’edificio alla Scuola Normale nel 1932.

L’edificio fu danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale dall’esplosione del vicino Ponte Solferino e fu ricostruito negli anni Cinquanta.

Per le riprese, si è scelto di “spostare” il dormitorio in un altro edificio storico della città: L’Hotel Royal Victoria. Inaugurato nel 1837, conserva l’atmosfera del secolo scorso. Ha avuto tra i suoi ospiti personalità illustri come Virginia Woolf, Lord Byron ed Émile Zola.

Nella scena in cui Elena si affaccia alla finestra per parlare con Pietro, si può notare che la sua stanza è proprio accanto alla meridiana. Mentre dalle riprese interne si può notare la magnifica vista sul fiume di cui godono le camere che si affacciano su di esso.

“Finalmente una sera di novembre, esasperato, uscii portando con me la scatola. Non sentivo più Lila addosso e dentro di me (…) mi fermai sul ponte Solferino a guardare le luci filtrate da una nebbia gelida. Ho appoggiato la scatola sul parapetto, l’ho spinta lentamente, a poco a poco, finché non è caduta nel fiume come se fosse lei”.

Il Timpano si affaccia sul Ponte Solferino che ha un ruolo importante nella storia, infatti è da qui che Elena getta nel fiume i quaderni affidatele da Lila.

Qui, però, abbiamo un evento anacronistico: Pisa subisce un’alluvione nel novembre del ’66 che devasta i Lungarni e anche il ponte viene completamente distrutto dalla forza dell’Arno, proprio nel periodo che viene descritto nell’episodio.

Molto probabilmente Ferrante avrà vissuto a Pisa, forse anche come normalista, ma non nel periodo vicino all’alluvione.

Per la serie televisiva viene utilizzato il Ponte di Mezzo, più vicino alla sede utilizzata come Timpano, e dal quale si ha una delle tipiche vedute della città.

L’amica geniale e le location di Pisa: altre location

Per il pranzo con la famiglia Ariota, nell’episodio finale della stagione, è stato scelto di ricreare un ristorante in Piazza Carrara. Nascosti dalla statua del Granduca Ferdinando de Medici, opera di Pietro Francavilla su disegno del Giambologna, Elena e Pietro si scambiano un bacio furtivo.

Ultimo locale non più esistente, ma recuperato per la serie TV è il Bar Battellino.

Era un bar storico che si trovava di fronte alla chiesa di San Frediano ed era un luogo di incontro per i normalisti. Nel libro non viene menzionato, mentre nella serie Elena, camminando dopo la partenza di Franco, guarda dentro il locale dove i suoi colleghi universitari siedono allegramente.

Queste scene sono state girate dalla parte opposta del fiume, in Via della Nunziatina, dall’altra parte di Corso Italia.

Le riprese a Pisa si sono svolte tra settembre e ottobre 2019 e sono durate circa un mese in cui la città ha compiuto una sorta di viaggio nel tempo e si è ritrovata negli anni Sessanta.

Infatti, nelle ultime settimane il Lungarno ha cambiato volto: le vetrine mostravano gli abiti che andavano di moda all’epoca. Le insegne dei negozi avevano lo stile di quegli anni e lungo il marciapiede erano parcheggiate auto d’epoca.