fbpx

Il mondo del vino: dalla vigna alla tavola

La via del vino: dalla vigna alla tavola. Come avevamo anticipato nell’articolo La storia dell’ottimo pisano vino quella del vino è un mondo vasto e tutto da scoprire.

Infatti, in questo articolo scopriremo insieme cosa si nasconde dietro un semplice bicchiere di vino.

La degustazione

Il bello del vino è che offre un’ampia qualità di sapori e odori, che permettono a tutti, anche ai meno esperti, di cimentarsi nel tentativo di capire quali profumi sono riconoscibili.

In enologia esistono 12 tipi diversi di odori che possono essere riconosciuti durante la degustazione:

  • FLOREALE (acacia, biancospino, rosa, gelsomino, narciso).
  • FRUTTA (albicocca, ananas, banana, ciliegia, fragola, pera, agrumi).
  • FRUTTA SECCA (mandorla, fico secco, prugna secca, uva sultanina).
  • VEGETALE (erba, fieno tagliato, menta, tabacco, tisana, muschio).
  • SPEZIA – AROMATICA (anice, cannella, finocchio, chiodi di garofano, lavanda).
  • BALSAMICO (pino, incenso, ginepro).
  • ANIMALE (pelliccia, pelle, sudore, selvaggina).
  • EMPIREUMATICA (caffè, affumicato, cioccolato, caramello, pane tostato).
  • LEGNO (odori provenienti dal legno in cui è stato conservato).
  • ETEREA (smalto, cera, sapone, prodotti caseari).
  • CHIMICA (aceto, zolfo, medicinali, disinfettanti).
  • ALTRI ALIMENTI (farina, crosta di pane, burro, formaggio, birra).

Tipi di vino

I vini si dividono in bianchi, che possono essere giovani e freschi, e rossi, dove si va da un moderato invecchiamento a vini molto giovani, cioè imbottigliati da poco tempo.

Tra i nomi più importanti delle colline pisane che possiamo trovare nelle enoteche, troviamo:

  • Bianco pisano di San Torpè (un vino bianco, semplice, da preferire nel
    degustazione del pesce).
  • Chianti delle colline pisane DOCG (vengono utilizzate uve rosse e il suo colore aiuta
    per capire da quanto tempo è stato imbottigliato. Un colore rosso rubino indica un vino giovane,
    al contrario, il colore ambrato dice la sua
    invecchiamento).
  • Colline dell’Etruria centrale (si possono trovare sia vini bianchi che vini di
    colore rosso o rosato).
chianti-col-pisano-porcellino-poggio-grilli-1979

Dalla vigna alla tavola

Il mondo del vino: dalla vigna alla tavola. Cosa succede al vino prima di arrivare a tavola?

Partiamo dal vigneto, dove vengono realizzati filari che tra i mesi di maggio e giugno vedono l’inizio della fioritura.

Tra luglio e agosto il chicco d’uva prende colore e inizia a maturare progressivamente.

Questo processo si chiama Invaiatura.

Poi inizia il processo di maturazione, che si sviluppa a settembre e porta alla fase più importante, la raccolta.

Una volta arrivate in cantina, le uve subiscono un processo chiamato pigia-diraspatura, da cui si ottiene il mosto.

Il tutto viene poi trasferito in recipienti, dove inizia la fase di fermentazione alcolica.

Durante tutto questo tempo di lavorazione, in cui vengono eseguite una serie di processi diversi, si effettua anche il cosiddetto travaso, cioè si cambia più volte il contenitore del vino, per dare maggiore limpidezza al prodotto.

Il passo successivo va dalla cantina …. alla bottiglia!
Il vino, una volta imbottigliato, deve essere riposto in un luogo asciutto, lontano dalla luce e da fonti di calore.

Un segreto del mestiere è che una delle migliori posizioni di conservazione della bottiglia è quella sdraiata, in questo modo il vino bagna costantemente il tappo e così facendo permette al liquido di acquisire un particolare e prezioso colore dorato.

La temperatura ideale per essere servito a tavola è intorno ai 16-18 gradi e prima di essere versato nel bicchiere deve rimanere nella bottiglia appena aperta per qualche secondo; questo permette di dare una buona ossigenazione al vino e quindi di essere maggiormente apprezzato da chi lo degusterà.